Supercoppa italiana 2012
Supercoppa italiana 2012 Supercoppa TIM 2012 |
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Competizione | Supercoppa italiana | ||||
Sport | Calcio | ||||
Edizione | 25ª | ||||
Organizzatore | Lega Serie A | ||||
Date | 11 agosto 2012 | ||||
Luogo |
Cina Pechino |
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Partecipanti | 2 | ||||
Formula | gara unica | ||||
Impianto/i | Stadio nazionale di Pechino | ||||
Risultati | |||||
Vincitore |
Juventus (5º titolo) |
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Secondo | Napoli | ||||
Statistiche | |||||
Miglior giocatore | Kwadwo Asamoah | ||||
Gol segnati | 6 | ||||
Pubblico | 75 000 circa | ||||
Lo stadio nazionale di Pechino che ha ospitato la Supercoppa di Lega 2012 | |||||
Cronologia della competizione | |||||
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La Supercoppa italiana 2012 è stata la 25ª edizione della competizione disputata l'11 agosto 2012 allo stadio nazionale di Pechino.[1] La sfida è stata disputata tra la Juventus, vincitrice della Serie A 2011-2012, e il Napoli, detentore della Coppa Italia 2011-2012.
Il trofeo è stato conquistato dalla Juventus, vincente per 4-2 ai supplementari dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul punteggio di 2-2.[2][3]
Tale partita è stata la prima in assoluto, nella storia del calcio italiano, a registrare la presenza di due arbitri di porta, a seguito dell'approvazione dell'esperimento da parte dell'IFAB nel luglio del 2012.[4]
Partecipanti
Squadre | Qualificazione |
Partecipazioni precedenti (il grassetto indica la vittoria) |
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Juventus | Vincitore della Serie A 2011-2012 | 7 (1990, 1995, 1997, 1998, 2002, 2003, 2005) |
Napoli | Vincitore della Coppa Italia 2011-2012 | 1 (1990) |
Avvenimenti
Seppur meteorologicamente minata da una fitta pioggia, la sfida risulta agonisticamente molto intensa.[2] La Juventus, guidata ad interim dal collaboratore tecnico Massimo Carrera (per via delle squalifiche inflitte all'allenatore Conte e il suo vice Alessio),[5] schiera un neoacquisto per reparto, Lúcio in difesa a sostituire l'indisponibile Chiellini (infortunatosi con l'Italia nella finale di Euro 2012[6]), Asamoah a centrocampo e Giovinco in attacco, mentre nel Napoli di Walter Mazzarri l'unica novità dell'undici titolare è rappresentata dal nuovo acquisto Behrami in mezzo al campo.[2]
Dopo una fase di studio nei primi 20',[2] i piemontesi provano a prendere le redini del gioco, costringendo i campani a lavorare di rimessa.[2] Proprio da questo approccio tattico scaturisce tuttavia, poco prima della mezz'ora, il vantaggio partenopeo: sfruttando una retroguardia bianconera non reattiva nel mettere in atto il fuorigioco, Cavani parte dalla sua metà campo e s'invola verso la porta di Buffon, il quale riesce a respingere un primo tentativo di dribbling dell'uruguaiano ma non la sua seconda conclusione.[2][3] Il Napoli avrebbe l'immediata possibilità di raddoppiare con Pandev, il quale da posizione favorevole calcia tra le braccia dell'estremo difensore torinese,[2][3] ma una decina di minuti più tardi è la Juventus ad arrivare al pareggio con Asamoah[2] — poi nominato miglior giocatore della partita[7] —, il quale lascia partire una conclusione al volo dal limite dell'area che, rimbalzando sul terreno bagnato, sorprende il portiere campano De Sanctis.[3] La parità dura appena 4' poiché Pandev,[2] sfruttando un mancato disimpegno di Bonucci,[3] ruba la sfera e supera Buffon in pallonetto, per il 2-1 napoletano con cui si chiude la prima frazione di gioco.[2]
All'intervallo Carrera inserisce Vučinić[2] per uno spento Matri,[3] con la Juventus che si esibisce in un atteggiamento più spregiudicato volto alla ricerca del pari, lasciando tuttavia inevitabilmente spazio alle ripartenze azzurre.[2] L'attaccante montenegrino si rende protagonista già dopo 4' dal suo ingresso, con una conclusione deviata da De Sanctis sulla traversa; poco dopo l'estremo difensore partenopeo è ancora chiamato a neutralizzare un calcio di punizione di Pirlo.[3] Con lo scorrere del tempo il baricentro napoletano si abbassa dinanzi alla spinta juventina, e la sua retroguardia deve spesso ricorrere a interventi al limite del regolamento per fermare l'iniziativa avversaria:[2] in particolare, Paolo Cannavaro viene "graziato" quando riceve solo un'ammonizione per un duro intervento su Giovinco.[3] In questa fase i campani hanno comunque con Cavani due occasioni per ampliare il parziale, dapprima con un rasoterra che impegna Buffon, e poi con una conclusione sull'esterno della rete, generata da un altro svarione di Bonucci;[3] dall'altra parte, ancora Vučinić ha la palla più nitida per il pareggio, saltando De Sanctis ma trovando Cannavaro a ribattere a porta ormai sguarnita.[2][3]
Da un altro spunto del montenegrino, i torinesi arrivano al 2-2: un intervento scomposto e fuori tempo di Fernández (subentrato da pochi minuti a Cannavaro) ai suoi danni,[3] viene sanzionato dall'arbitro Mazzoleni con un calcio di rigore trasformato da Vidal alla mezz'ora del secondo tempo.[2] I campani non si demoralizzano, rendendosi ancora pericolosi con il neoentrato Gargano il quale spreca in contropiede,[3] ma nei minuti finali dei tempi regolamentari due cartellini finiscono per precludere loro ambizioni di vittoria: dapprima all'85' rimangono in dieci per via del rosso diretto comminato a Pandev, reo di aver proferito «una parola di troppo»[2] al guardalinee, e poi nel recupero «un plateale e ingenuo fallo»[2] di Zúñiga su Giovinco costa al colombiano il secondo giallo; per le reiterate proteste a seguito della decisione arbitrale, anche il tecnico Mazzarri è costretto a guadagnare gli spogliatoi.[2][3] Si va quindi ai supplementari dove, stante la doppia inferiorità numerica del Napoli, l'inerzia della partita si sposta tutta a favore della Juventus che già nella prima frazione dell'overtime chiude la sfida, prima con un'autorete di Maggio, originata da un'uscita a vuoto di De Sanctis sugli sviluppi di un calcio piazzato di Pirlo, e poi con il definitivo 4-2 di Vučinić.[2][3]
Con la vittoria della competizione in Asia, i bianconeri tornano al successo nella manifestazione dopo nove anni, divenendo inoltre la prima squadra italiana a centrare il traguardo in quattro continenti diversi, oltre ai precedenti in Europa (1995 e 1997), Africa (2002) e America (2003). La formazione napoletana, in polemica con l'arbitraggio della gara da loro ritenuto insufficiente, diserta la cerimonia di premiazione:[3][7] per tale gesto, la Procura Federale multa successivamente la società partenopea per 20 000 euro, e il presidente Aurelio De Laurentiis per 25 000.[8]
Tabellino
Pechino 11 agosto 2012, ore 20:00 UTC+8 |
Juventus |
4 – 2 (d.t.s.) referto |
Napoli |
Stadio Nazionale (75 000 circa spett.)
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Formazioni
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