Serie A 1997-1998

Serie A 1997-1998
Competizione Serie A
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 96ª (66ª di Serie A)
Organizzatore Lega Calcio
Date dal 31 agosto 1997
al 16 maggio 1998
Luogo Italia Italia
Partecipanti 18
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Juventus
(25º titolo)
Retrocessioni Brescia
Atalanta
Lecce
Napoli
Statistiche
Miglior marcatore Germania Oliver Bierhoff (27)
Incontri disputati 306
Gol segnati 847 (2,77 per incontro)
Juventus FC 1997-1998.jpg
La Juventus campione d'Italia
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1996-1997 1998-1999 Right arrow.svg

La Serie A 1997-1998 è stata la 96ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 66º a girone unico), disputato tra il 31 agosto 1997 e il 16 maggio 1998 e concluso con la vittoria della Juventus, al suo venticinquesimo titolo, il secondo consecutivo.

Capocannoniere del torneo è stato il tedesco Oliver Bierhoff (Udinese) con 27 reti.

Stagione

Calciomercato

Sessione estiva

Ronaldo dell'Inter, e Roberto Baggio del Bologna, due tra i maggiori cambi di casacca della stagione: il brasiliano confermò il soprannome di Fenomeno siglando 25 gol al debutto in Serie A,[1] mentre il Divin Codino si rigenerò in Emilia tornando su alti livelli sottorete.

Protagonista del mercato estivo fu l'Inter di Massimo Moratti, che al termine di un'estenuante trattativa protrattasi per mesi,[1] per la cifra di 50 miliardi di lire — all'epoca un record per il calciomercato — acquistò dal Barcellona l'attaccante brasiliano Ronaldo, considerato tra i maggiori fuoriclasse dell'epoca;[2] la società nerazzurra, pur a fronte della cessione del nazionale inglese Ince, mise in mano al nuovo allenatore Luigi Simoni[3] un organico comunque ampliato dal difensore West,[4] dai centrocampisti Cauet,[4] Moriero e Simeone,[4] e dal giovane fantasista Recoba pescato in Uruguay.[4]

detentori della Juventus inserirono Birindelli nella propria retroguardia[4][5] mentre in attacco, rispedito Bokšić alla Lazio[5][6] e, soprattutto, ceduto a peso d'oro all'Atlético Madrid l'emergente Vieri,[4][5] rivoluzionarono il reparto puntando sulla voglia di riscatto di Fonseca,[4] da tempo in crisi con l'ambiente romanista,[5] e sul capocannoniere uscente Filippo Inzaghi,[5] il quale andò a formare con Del Piero il nuovo tandem offensivo dei piemontesi — e smentendo presto a suon di gol una certa critica estiva sull'«eccessiva leggerezza fisica»[5] della coppia.[7]

Dopo 15 anni alla Sampdoria, il fantasista Roberto Mancini approdò alla Lazio per la parte conclusiva della sua carriera.

Il Milan, che richiamò da Madrid Fabio Capello con l'obiettivo di cancellare le delusioni della precedente e tribolata annata,[8] optò per rinforzi quali il portiere Taibi e il terzino Ziege[4] in difesa, e Ba[4] e Leonardo[4] in mezzo al campo, mentre in avanti sostituì l'impalpabile Dugarry con l'olandese Kluivert; tornò inoltre a Milano, dopo una stagione oltreoceano, la bandiera Donadoni.[9] Il Parma di Ancelotti, pronto a lanciare l'ennesimo assalto dell'era Tanzi allo scudetto, riaccolse in pianta stabile tra le sue file il jolly di centrocampo Fiore, mentre la Fiorentina, che destò curiosità soprattutto per l'ingaggio di Alberto Malesani, tecnico esordiente in massima serie,[10] offrì una chance al trequartista Morfeo.[4]

La Roma allenata dall'ex biancoceleste Zdeněk Zeman si potenziò in ogni reparto, con Cafu[4][11] e Candela in difesa, Di Francesco a centrocampo[12] e Paulo Sérgio in avanti.[11] I concittadini della Lazio, affidatisi a loro volta all'ex giallorosso Sven-Göran Eriksson,[13] si rinnovarono in mediana con gli innesti di Almeyda e Jugović, mentre in attacco, oltre al già citato Bokšić si segnalò l'approdo di Mancinibandiera doriana che lasciò Genova dopo un quindicennio.[13]

Tra le piazze con ambizioni di secondo piano, la Sampdoria accolse in mezzo al campo Boghossian e sopperì alla partenza del succitato Mancini affiancando a Montella una vecchia conoscenza del calcio italiano come Klinsmann. Novità in attacco anche per un Napoli ormai sempre più lontano dai fasti dell'epoca maradoniana, che chiamò sotto al Vesuvio Bellucci[14] e Protti, e per un Bologna di contro deciso a rinverdire il suo blasone con l'altisonante ingaggio di Roberto Baggio, in cerca di rilancio in chiave azzurra dopo due stagioni in chiaroscuro in maglia milanista.[15]

I tecnici Alberto Malesani della Fiorentina e Luciano Spalletti dell'Empoli, esordienti in Serie A e autori di due positive stagioni per il calcio toscano.

In provincia la rampante Udinese, ormai sempre più solidà realtà nella Serie A di fine decennio, si rinforzò sottotraccia in mezzo al campo, con elementi forse non di richiamo ma tecnicamente dotati quali BachiniJørgensen e Walem.[16] Il Vicenza, rivelazione della precedente stagione, affidò il reparto avanzato alla coppia Di Napoli-Luiso, e ridisegnò il centrocampo con Schenardi e Zauli, oltreché col promettente azzurrino Ambrosini. Mentre il Piacenza «degli italiani» si appigliò a veterani del campionato quali Stroppa e Vierchowod,[17] l'Atalanta sostituì il partente Inzaghi con Cristiano Lucarelli.

Tra le neopromosse, il Bari inserì in squadra il giovane esterno offensivo Zambrotta e l'attaccante Masinga. Il Brescia investì definitivamente nel suo astro nascente Pirlo e diede fiducia a Hübner, prolifico attaccante delle serie minori e nell'occasione al suo debutto nel grande calcio. L'Empoli, di nuovo in Serie A dopo un decennio e allenato dall'emergente Luciano Spalletti, accolse Bisoli e Tonetto. Infine al Lecce arrivarono ConticchioCozza e l'esperto Sakić.

Sessione autunnale

Tra le formazioni di vertice, il mercato di riparazione venne sfruttato maggiormente dalla Juventus che, onde riequilibrare un centrocampo in cui si erano rivelati nulli gli innesti estivi di semplici mestieranti quali Ametrano e Pecchia,[5] prelevò l'olandese Davids[18] ormai ai margini nel Milan,[19] per farne con successo il nuovo «collante» della mediana bianconera;[5] a rimpolpare l'attacco, arrivò a Torino anche il giovane ariete Zalayeta.[20]

Il centrocampista Edgar Davids, passato in dicembre dal Milan alla Juventus, darà ordine e dinamismo alla mediana bianconera, rivelandosi decisivo nella corsa allo scudetto.[21]

L'Inter lasciò andare la bandiera Berti, il quale dopo un decennio a Milano emigrò verso il Tottenham, e sfoltì l'attacco con la cessione delle punte Branca[22] e Ganz, quest'ultimo ai rivali milanisti;[23] arrivarono invece in nerazzurro i difensori Colonnese e Milanese, mentre a centrocampo ci fu l'inserimento del portoghese Paulo Sousa prelevato dai campioni d'Europa in carica del Borussia Dortmund.[4]

La Lazio chiuse a sorpresa il rapporto col suo leader delle precedenti stagioni, Signori, ormai entrato in rotta col nuovo tecnico Eriksson;[24] l'ex bomber biancoceleste si accasò alla Sampdoria,[24] che contestualmente cedette Klinsmann agli Spurs, e sacrificò anche il centrocampista francese Karembeu finito nel frattempo nelle mire del blasonato Real Madrid. I concittadini della Roma, invece, puntellarono la difesa con il brasiliano Zago.[4] Un Milan già in crisi cercò di rinforzare il reparto avanzato, oltreché col succitato Ganz, con l'ex parmense Maniero;[4] tra i partenti, oltre a Davids, ci fu il deludente difensore olandese Bogarde il quale prese la via di Barcellona.[19]

Nella parte bassa della classifica, il Piacenza mise sotto contratto la mezzapunta Buso, mentre il Lecce prelevò da un già disastrato Napoli il trequartista Giannini avviato verso l'epilogo della sua carriera.

Avvenimenti

Girone di andata

L'Inter festeggia il giovane Álvaro Recoba (secondo da sinistra), inaspettato protagonista nell'avvio stagionale dei milanesi.[25]

Il torneo antecedente al mondiale francese cominciò il 31 agosto 1997. L'Inter partì con quattro vittorie nelle prime quattro gare,[26] prendendo subito la testa della classifica grazie anche al roboante esordio del giovane Recoba, rivelatosi fin dalla prima giornata con una decisiva doppietta al Brescia.[25]

In questa fase la squadra di Simoni, pur non entusiasmando particolarmente sul piano del gioco,[27][28] e anzi aggrappandosi sovente alle invenzioni dei suoi solisti, su tutti Djorkaeff e un Ronaldo in crescendo,[27] seppe comunque rimanere stabilmente in vetta per tutto l'autunno, controllando il gruppo delle inseguitrici da cui via via emersero quali più accreditati rivali i campioni uscenti della Juventus.[28][29] Nel turno precedente la sosta natalizia maturò la prima sconfitta dei meneghini, al Friuli contro l'Udinese, proponendo nell'occasione l'undici di Alberto Zaccheroni, votato a un calcio offensivo ma al tempo stesso estremamente concreto, e sorretto dall'affiatato trio d'attacco Amoroso-Bierhoff-Poggi, quale possibile outsider nella lotta allo scudetto.[16]

La provinciale Udinese fu la «grande sorpresa» della stagione, inserendosi nella lotta scudetto e chiudendo la classifica al 3º posto anche grazie ai 27 gol dell'«ariete» tedesco Oliver Bierhoff (in piedi, secondo da sinistra),[16] miglior marcatore del campionato.[30]

Sul finire dell'anno solare la Juventus si avvicinò sempre più, complice un Del Piero fin lì mai tanto prolifico sottorete, nonché l'apporto a campionato iniziato dell'olandese Davids, apparso completamente rigenerato dall'ambiente bianconero rispetto alla scialba esperienza milanista;[21] tuttavia il 4 gennaio 1998 l'Inter parve rimarcare le distanze, facendo cinicamente suo il derby d'Italia al Meazza grazie a un lampo di Djorkaeff (1-0).[31]

I nerazzurri non seppero però gestire il vantaggio accumulato: verso la fine del mese due passi falsi contro due neopromosse, dapprima una sconfitta interna contro il Bari e poi un pari sul campo dell'Empoli, frenarono la corsa meneghina[32] e rilanciarono le ambizioni dei torinesi[33] che il 25 gennaio, battendo l'Atalanta al Delle Alpi, guadagnarono il primo posto laureandosi sul filo di lana campioni d'inverno.[28][34]

Girone di ritorno

La tornata conclusiva non iniziò nel migliore dei modi per la Juventus, che nella trasferta di Lecce del 1º febbraio perse il perno difensivo Ferrara per il resto della stagione, causa una grave frattura di tibia e perone.[5] Ciò nonostante tra febbraio e marzo i bianconeri riuscirono ad allungare ancora sull'Inter, colpevole di battute d'arresto sui campi di Lazio e Parma, e a sorpresa a San Siro contro il Bologna;[5] in questa fase i nerazzurri dovettero guardarsi anche dal ritorno dei biancocelesti di Eriksson che, da par loro, con la succitata vittoria nello scontro diretto del 22 febbraio appaiarono i milanesi al secondo posto, a quattro punti dalla vetta.[35] I capitolini cullarono speranze tricolori fino al 5 aprile, allorché una Juventus corsara all'Olimpico li superò con un guizzo di Inzaghi, mentre nel frattempo si rifecero sotto i nerazzurri che, traendo vantaggio da una serie di pareggi raccolti dalla capolista, si presentarono al big match di Torino del 26 aprile, quart'ultima di campionato, con una sola lunghezza di ritardo sui bianconeri.

Dario Hübner del Brescia, bomber di provincia, esordì 30enne in Serie A con 16 gol.

La gara fu decisa da un contropiede di Del Piero (1-0), ma venne segnata soprattutto da un body check[36][37] (un intervento difensivo col busto)[38] nell'area juventina di Iuliano su Ronaldo: l'arbitro Piero Ceccarini non ravvisò gli estremi per la concessione di un calcio di rigore ai milanesi, mentre pochi istanti dopo, sul capovolgimento di fronte, accordò a favore dei torinesi un penalty per un'entrata scomposta di West su Del Piero (quest'ultimo fallirà la chance del 2-0 facendosi parare la conclusione da Pagliuca).[39][N 1] La condotta arbitrale fece montare il malcontento dei nerazzurri, provocando di riflesso le stizzite repliche dei bianconeri: nei giorni seguenti, le accese discussioni che scaturirono in merito sui media italiani e finanche in parlamento[43] fecero sfiorare una crisi istituzionale ai vertici della Federcalcio.[44]

Fatto sta che il verdetto del campo, per la squadra di Lippi, si rivelò lo scatto decisivo verso il titolo:[28] neanche il successivo e inatteso pari di Vicenza ebbe ripercussioni, poiché l'Inter non seppe approfittarne impattando a sua volta in casa col Piacenza.[45] Alla penultima giornata, il 10 maggio, come all'andata gli uomini di Simoni caddero contro la bestia nera Bari; contemporaneamente al Delle Alpi, grazie a una tripletta di Inzaghi, la Juventus superò il Bologna per 3-2 andando a conquistare il venticinquesimo scudetto della sua storia.[46] Con l'Inter seconda e qualificata in Champions League, il terzo posto fu appannaggio dell'Udinese che colse il suo migliore piazzamento in Serie A da quarantatré anni a quella parte; a suggellare la positiva annata dei friulani, Bierhoff fece suo il titolo di capocannoniere con 27 gol.[30]

Il neoacquisto Filippo Inzaghi e Alessandro Del Piero, con 18 e 21 gol rispettivamente, composero il prolifico tandem offensivo[7] della Juventus riconfermatasi campione d'Italia.

Delusione della stagione, il Milan replicò l'anonimo andamento del campionato precedente totalizzando appena un punto in più, classificandosi decimo e rimanendo fuori dall'Europa per la seconda volta consecutiva, pur a fronte delle continue riforme volute dall'UEFA che qualificarono, in quest'annata, un record di ben nove società italiane alle coppe confederali — e nonostante i rossoneri avessero tentato, invano, la strada di una wild card.[N 2] Oltre alle romane, alla Fiorentina, e a un Parma che pur disattese le premesse estive, a negare l'Europa al Milan furono anche il Bologna trascinato da un Baggio rivitalizzato dall'ambiente rossoblù, e che emergendo quale migliore marcatore italiano della stagione ottenne in extremis una maglia azzurra per i successivi mondiali,[51] e la Sampdoria che, pur tra alti e bassi, vide la conferma sottoporta di un Montella ormai definitivamente affermatosi.

In coda, oltre alle due lombarde Atalanta e Brescia che si arresero solo nel finale, caddero in Serie B un Lecce da tempo arenatosi[5] e, abbastanza clamorosamente, un Napoli alla deriva: ancorati all'ultimo posto fin dalle giornate iniziali, i partenopei chiusero il campionato raggranellando appena 14 punti, ritornando in cadetteria dopo trentatré anni e ponendo fine a un capitolo della storia del club, dopo avere cambiato invano ben quattro tecnici nell'arco della stagione e collezionato «brutte figure» in sequenza,[52] talvolta con vere e proprie sconfitte tennistiche. Si salvarono il neopromosso Empoli, il Piacenza e un Vicenza in calo rispetto all'anno precedente ma giustificato dall'impegno, nel corso della stagione, in una Coppa delle Coppe dove raggiunse a sorpresa le semifinali.

Squadre partecipanti

Ubicazione delle squadre della Serie A 1997-1998
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Atalanta dettagli Bergamo Stadio Atleti Azzurri d'Italia 10º posto in Serie A
Bari dettagli Bari Stadio San Nicola 4º posto in Serie B, promosso
Bologna dettagli Bologna Stadio Renato Dall'Ara 7º posto in Serie A
Brescia dettagli Brescia Stadio Mario Rigamonti 1º posto in Serie B, promosso
Empoli dettagli Empoli Stadio Carlo Castellani 2º posto in Serie B, promosso
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Artemio Franchi 9º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 3º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio delle Alpi 1º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 4º posto in Serie A
Lecce dettagli Lecce Stadio Via del Mare 3º posto in Serie B, promosso
Milan dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 11º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 13º posto in Serie A
Parma dettagli Parma Stadio Ennio Tardini 2º posto in Serie A
Piacenza dettagli Piacenza Stadio Leonardo Garilli 14º posto in Serie A
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 12º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 6º posto in Serie A
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 5º posto in Serie A
Vicenza dettagli Vicenza Stadio Romeo Menti 8º posto in Serie A

Allenatori

Allenatori e primatisti

Squadra Allenatore Calciatore più presente[53] Cannoniere
Atalanta Italia Emiliano Mondonico Italia Marco Sgrò (33) Italia Nicola Caccia (6)
Bari Italia Eugenio Fascetti Italia Francesco Mancini (33) Sudafrica Phil Masinga (9)
Bologna Italia Renzo Ulivieri Italia Carlo Nervo (33) Italia Roberto Baggio (22)
Brescia[54][55] Italia Giuseppe Materazzi (1ª-10ª)
Italia Paolo Ferrario (11ª-31ª)
Italia Egidio Salvi e Italia Adriano Bacconi (D.T.) (32ª-34ª)
Italia Daniele Adani (33) Italia Dario Hübner (16)
Empoli Italia Luciano Spalletti Italia Alessandro Pane (33) Italia Carmine Esposito (14)
Fiorentina Italia Alberto Malesani Italia Francesco Toldo (34) Argentina Gabriel Batistuta (21)
Inter Italia Luigi Simoni Italia Gianluca Pagliuca (34) Brasile Ronaldo (25)
Juventus Italia Marcello Lippi Italia Alessandro Del Piero,
Francia Zinédine Zidane (32)
Italia Alessandro Del Piero (21)
Lazio Svezia Sven-Göran Eriksson Italia Luca Marchegiani (34) Rep. Ceca Pavel Nedvěd (11)
Lecce[56][57] Italia Cesare Prandelli (1ª-18ª)
Italia Angelo Pereni (19ª-21ª)
Italia Nedo Sonetti (22ª-34ª)
Italia Fabrizio Lorieri (33) Italia Francesco Palmieri (10)
Milan Italia Fabio Capello Francia Marcel Desailly (33) Liberia Francia George Weah (10)
Napoli[58][59][60] Italia Bortolo Mutti (1ª-5ª)
Italia Carlo Mazzone (6ª-9ª)
Italia Giovanni Galeone (10ª-19ª)
Italia Vincenzo Montefusco (20ª-34ª)
Italia Francesco Baldini (30) Italia Claudio Bellucci (10)
Parma Italia Carlo Ancelotti Italia Enrico Chiesa (33) Argentina Hernán Crespo (12)
Piacenza Italia Vincenzo Guerini Italia Matteo Sereni (34) Italia Davide Dionigi,
Italia Roberto Murgita,
Italia Gianpietro Piovani (5)
Roma Rep. Ceca Italia Zdeněk Zeman Brasile Paulo Sérgio (34) Argentina Abel Balbo (14)
Sampdoria[61] Argentina César Luis Menotti (1ª-8ª)
Jugoslavia Vujadin Boškov (9ª-34ª)
Italia Fabrizio Ferron,
Italia Vincenzo Montella (33)
Italia Vincenzo Montella (20)
Udinese Italia Alberto Zaccheroni Germania Oliver Bierhoff,
Italia Alessandro Pierini (32)
Germania Oliver Bierhoff (27)
Vicenza Italia Francesco Guidolin Italia Pierluigi Brivio (32) Italia Pasquale Luiso (8)

Classifica finale

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
Scudetto.svg 1. Juventus 74 34 21 11 2 67 28 +39
  2. Inter 69 34 21 6 7 62 27 +35
  3. Udinese 64 34 19 7 8 62 40 +22
  4. Roma 59 34 16 11 7 67 42 +25
  5. Fiorentina 57 34 15 12 7 65 36 +29
  6. Parma 57 34 15 12 7 55 39 +16
[62] 7. Lazio 56 34 16 8 10 53 30 +23
  8. Bologna 48 34 12 12 10 55 46 +9
  9. Sampdoria 48 34 13 9 12 52 55 -3
  10. Milan 44 34 11 11 12 37 43 -6
  11. Bari 38 34 10 8 16 30 45 -15
  12. Piacenza 37 34 7 16 11 29 38 -9
  13. Empoli 37 34 10 7 17 50 58 -8
  14. Vicenza 36 34 9 9 16 36 61 -25
1downarrow red.svg 15. Brescia 35 34 9 8 17 45 63 -18
1downarrow red.svg 16. Atalanta 32 34 7 11 16 25 48 -23
1downarrow red.svg 17. Lecce 26 34 6 8 20 32 72 -40
1downarrow red.svg 18. Napoli 14 34 2 8 24 25 76 -51

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata alla fase a gironi della UEFA Champions League 1998-1999.
      Qualificata al secondo turno di qualificazione della UEFA Champions League 1998-1999.
      Qualificate ai trentaduesimi di finale di Coppa UEFA 1998-1999.
      Qualificata ai sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe 1998-1999.
      Ammesse alla Coppa Intertoto 1998.
      Retrocesse in Serie B 1998-1999.

Regolamento:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dei posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA per i quali era previsto uno spareggio.

Squadra campione

Formazione tipo Giocatori (presenze)
Italia Angelo Peruzzi (31)
Italia Alessandro Birindelli (29)
Uruguay Paolo Montero (26)
Italia Mark Iuliano (25)
Italia Gianluca Pessotto (21)
Italia Angelo Di Livio (30)
Francia Didier Deschamps (25)
Italia Antonio Conte (28)
Francia Zinédine Zidane (32)
Italia Filippo Inzaghi (31)
Italia Alessandro Del Piero (32)
Altri giocatoriAlessio Tacchinardi (23), Dimas (21), Fabio Pecchia (21), Moreno Torricelli (20), Edgar Davids (20), Ciro Ferrara (17), Daniel Fonseca (15), Nicola Amoruso (10), Michelangelo Rampulla (5), Marcelo Zalayeta (5), Salvatore Aronica (1), Michele Padovano (1), Marco Zamboni (1).

Risultati

Tabellone

  ATA BAR BOL BRE EMP FIO INT JUV LAZ LEC MIL NAP PAR PIA ROM SAM UDI VIC
Atalanta –––– 2-0 4-2 0-1 1-0 1-0 1-2 1-1 0-0 0-0 1-2 1-0 0-0 2-2 0-1 0-2 1-1 1-3
Bari 0-0 –––– 0-0 2-1 2-0 0-1 2-1 0-5 0-2 2-2 1-0 2-0 0-2 0-0 1-3 0-1 0-0 0-0
Bologna 0-0 4-3 –––– 2-1 2-2 2-2 2-4 1-3 2-1 2-0 3-0 5-1 1-2 3-0 0-0 2-2 2-0 3-1
Brescia 2-2 1-1 1-3 –––– 3-1 1-3 0-1 1-1 1-1 3-2 2-2 2-1 2-1 2-0 1-1 3-3 0-4 4-0
Empoli 1-0 2-3 0-0 3-1 –––– 1-1 1-1 0-1 1-0 5-1 0-1 5-0 2-0 2-3 1-3 4-1 1-0 3-2
Fiorentina 5-0 3-1 1-1 5-1 1-2 –––– 1-1 3-0 1-3 5-0 2-0 4-0 1-1 1-1 0-0 1-1 1-0 1-1
Inter 4-0 0-1 0-1 2-1 4-1 3-2 –––– 1-0 1-1 5-0 2-2 2-0 1-0 0-0 3-0 3-0 2-0 2-1
Juventus 3-1 1-0 3-2 4-0 5-2 2-1 1-0 –––– 2-1 2-0 4-1 2-2 2-2 2-0 3-1 3-0 4-1 2-0
Lazio 0-2 3-2 1-0 1-0 3-1 1-4 3-0 0-1 –––– 4-0 2-1 2-0 1-2 0-0 2-0 3-0 2-3 4-0
Lecce 1-1 0-1 1-1 2-0 2-2 1-1 1-5 0-2 1-0 –––– 0-0 2-0 0-2 1-3 1-3 1-3 1-2 0-1
Milan 3-0 2-0 0-0 2-1 3-1 0-2 0-3 1-1 1-1 1-2 –––– 0-0 1-1 1-0 0-0 1-0 0-0 0-1
Napoli 0-1 2-2 0-0 0-3 2-1 1-1 0-2 1-2 0-0 2-4 1-2 –––– 0-4 1-2 0-2 0-2 1-3 2-0
Parma 2-2 1-0 2-0 1-3 2-0 1-2 1-0 2-2 1-1 2-1 3-1 3-1 –––– 1-1 0-2 2-2 4-0 2-1
Piacenza 3-0 0-1 0-0 0-0 0-0 0-0 0-1 1-1 0-0 1-0 1-1 1-0 1-3 –––– 3-3 1-0 0-2 1-1
Roma 3-0 2-1 2-1 5-0 4-3 4-1 1-2 0-0 1-3 3-1 5-0 6-2 2-2 1-1 –––– 2-0 1-2 2-2
Sampdoria 2-0 1-0 2-3 2-1 3-0 2-0 1-1 1-1 0-4 1-1 0-3 6-3 5-2 3-1 1-1 –––– 0-3 2-1
Udinese 1-0 2-0 4-3 3-1 2-2 2-3 1-0 1-1 0-2 6-0 2-1 1-1 1-1 2-0 4-2 3-2 –––– 3-0
Vicenza 1-0 1-2 3-2 2-1 1-0 1-5 1-3 0-0 2-1 1-3 1-4 1-1 0-0 3-2 1-1 1-1 1-3 ––––

Calendario

Il calendario fu sorteggiato il 31 luglio 1997.[63] Le soste per la nazionale erano in programma il 7 settembre e il 12 ottobre.[63] Il 28 dicembre si osservò invece la pausa natalizia.[63]

La partecipazione degli azzurri ai play-off per l'accesso al campionato del mondo 1998, costrinse a 2 ulteriori soste, il 26 ottobre e 15 novembre: il calendario slittò, pertanto, in avanti di una settimana. Fu anche inserito un turno infrasettimanale, l'11 febbraio 1998.

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (18ª)
         
31 ago. 4-2 Atalanta-Bologna 0-0 1º feb.
0-2 Bari-Parma 0-1
1-3 Empoli-Roma 3-4
2-1 Inter-Brescia 1-0
2-0 Juventus-Lecce 2-0
2-0 Lazio-Napoli 0-0
1-1 Piacenza-Milan 0-1
2-1 Sampdoria-Vicenza 1-1
2-3 Udinese-Fiorentina 0-1
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (19ª)
         
14 set. 2-4 Bologna-Inter 1-0 8 feb.
13 set. 3-3 Brescia-Sampdoria 1-2
14 set. 3-1 Fiorentina-Bari 1-0
13 set. 1-2 Lecce-Udinese 0-6
1-1 Milan-Lazio 1-2
14 set. 2-1 Napoli-Empoli 0-5
2-2 Parma-Atalanta 0-0
0-0 Roma-Juventus 1-3
3-2 Vicenza-Piacenza 1-1

 

andata (3ª) 3ª giornata ritorno (20ª)
         
21 set. 0-2 Atalanta-Sampdoria 0-2 11 feb.
0-0 Bari-Bologna 3-4
1-0 Empoli-Lazio 1-3
3-2 Inter-Fiorentina 1-1
4-0 Juventus-Brescia 1-1
1-3 Piacenza-Parma 1-1
3-1 Roma-Lecce 3-1
2-1 Udinese-Milan 0-0
1-1 Vicenza-Napoli 0-2
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (21ª)
         
28 set. 0-0 Bologna-Roma 1-2 15 feb.
2-0 Brescia-Piacenza 0-0
1-2 Fiorentina-Empoli 1-1
27 set. 3-2 Lazio-Bari 2-0
1-5 Lecce-Inter 0-5
28 set. 0-1 Milan-Vicenza 4-1
0-1 Napoli-Atalanta 0-1
27 set. 4-0 Parma-Udinese 1-1
1-1 Sampdoria-Juventus 0-3

 

andata (5ª) 5ª giornata ritorno (22ª)
         
5 ott. 0-1 Atalanta-Brescia 2-2 22 feb.
0-1 Empoli-Milan 1-3
1-1 Inter-Lazio 0-3
2-1 Juventus-Fiorentina 0-3
0-1 Lecce-Bari 2-2
0-0 Piacenza-Bologna 0-3
6-2 Roma-Napoli 2-0
3-2 Udinese-Sampdoria 3-0
0-0 Vicenza-Parma 1-2
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (23ª)
         
19 ott. 0-5 Bari-Juventus 0-1 28 feb.
4-0 Brescia-Vicenza 1-2 1º mar.
0-0 Fiorentina-Roma 1-4
18 ott. 0-2 Lazio-Atalanta 0-0 28 feb.
19 ott. 1-2 Milan-Lecce 0-0 1º mar.
18 ott. 0-2 Napoli-Inter 0-2 28 feb.
19 ott. 2-0 Parma-Bologna 2-1 1º mar.
3-1 Sampdoria-Piacenza 0-1
18 ott. 2-2 Udinese-Empoli 0-1

 

andata (7ª) 7ª giornata ritorno (24ª)
         
2 nov. 1-3 Atalanta-Vicenza 0-1 8 mar.
5-1 Bologna-Napoli 0-0
2-3 Empoli-Bari 0-2
1° nov. 1-0 Inter-Parma 0-1
4-1 Juventus-Udinese 1-1
2 nov. 2-0 Lecce-Brescia 2-3
0-0 Piacenza-Fiorentina 1-1
1° nov. 1-3 Roma-Lazio 0-2
2 nov. 0-3 Sampdoria-Milan 0-1
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (25ª)
         
9 nov. 1-2 Atalanta-Inter 0-4 14 mar.
1-3 Bari-Roma 1-2 15 mar.
5-0 Fiorentina-Lecce 1-1
3-0 Lazio-Sampdoria 4-0 14 mar.
2-1 Milan-Brescia 2-2 15 mar.
1-2 Napoli-Juventus 2-2 14 mar.
2-0 Parma-Empoli 0-2 15 mar.
2-0 Udinese-Piacenza 2-0
3-2 Vicenza-Bologna 1-3 14 mar.

 

andata (9ª) 9ª giornata ritorno (26ª)
         
23 nov. 2-2 Bologna-Fiorentina 1-1 22 mar.
0-4 Brescia-Udinese 1-3
1-0 Empoli-Atalanta 0-1
22 nov. 2-2 Inter-Milan 3-0
23 nov. 2-2 Juventus-Parma 2-2
2-0 Lecce-Napoli 4-2
22 nov. 0-0 Piacenza-Lazio 0-0
23 nov. 2-2 Roma-Vicenza 1-1
1-0 Sampdoria-Bari 1-0
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (27ª)
         
30 nov. 0-0 Atalanta-Lecce 1-1 29 mar.
2-1 Bari-Brescia 1-1
2-2 Bologna-Sampdoria 3-2
2-3 Empoli-Piacenza 0-0
2-3 Lazio-Udinese 2-0 28 mar.
1-1 Milan-Juventus 1-4
1-1 Napoli-Fiorentina 0-4 29 mar.
0-2 Parma-Roma 2-2
1-3 Vicenza-Inter 1-2 28 mar.

 

andata (11ª) 11ª giornata ritorno (28ª)
         
7 dic. 3-1 Brescia-Empoli 1-3 5 apr.
1-1 Fiorentina-Parma 2-1
6 dic. 2-1 Juventus-Lazio 1-0
7 dic. 0-1 Lecce-Vicenza 3-1
2-0 Milan-Bari 0-1
1-0 Piacenza-Napoli 2-1
3-0 Roma-Atalanta 1-0
6 dic. 1-1 Sampdoria-Inter 0-3
7 dic. 4-3 Udinese-Bologna 0-2
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (29ª)
         
14 dic. 1-2 Atalanta-Milan 0-3 11 apr.
0-0 Bari-Udinese 0-2
2-0 Bologna-Lecce 1-1
4-1 Empoli-Sampdoria 0-3
3-0 Inter-Roma 2-1
1-0 Lazio-Brescia 1-1
0-4 Napoli-Parma 1-3
1-1 Piacenza-Juventus 0-2
1-5 Vicenza-Fiorentina 1-1

 

andata (13ª) 13ª giornata ritorno (30ª)
         
21 dic. 0-0 Bari-Piacenza 1-0 19 apr.
1-1 Brescia-Roma 0-5
5-0 Fiorentina-Atalanta 0-1
5-2 Juventus-Empoli 1-0
4-0 Lazio-Vicenza 1-2
0-0 Milan-Bologna 0-3
2-1 Parma-Lecce 2-0
6-3 Sampdoria-Napoli 2-0
1-0 Udinese-Inter 0-2
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (31ª)
         
4 gen. 2-2 Atalanta-Piacenza 0-3 26 apr.
2-1 Bologna-Brescia 3-1
1-1 Fiorentina-Sampdoria 0-2
1-0 Inter-Juventus 0-1
2-2 Lecce-Empoli 1-5
1-2 Napoli-Milan 0-0
1-1 Parma-Lazio 2-1
1-2 Roma-Udinese 2-4
1-2 Vicenza-Bari 0-0

 

andata (15ª) 15ª giornata ritorno (32ª)
         
11 gen. 0-0 Bari-Atalanta 0-2 3 mag.
1-3 Brescia-Fiorentina 1-5
0-0 Empoli-Bologna 2-2
2-0 Juventus-Vicenza 0-0
4-0 Lazio-Lecce 0-1 2 mag.
0-0 Milan-Roma 0-5 3 mag.
0-1 Piacenza-Inter 0-0
5-2 Sampdoria-Parma 2-2
1-1 Udinese-Napoli 3-1
andata (16ª) 16ª giornata ritorno (33ª)
         
18 gen. 1-1 Atalanta-Udinese 0-1 10 mag.
1-3 Bologna-Juventus 2-3
1-3 Fiorentina-Lazio 4-1
0-1 Inter-Bari 1-2
1-3 Lecce-Sampdoria 1-1
0-3 Napoli-Brescia 1-2
3-1 Parma-Milan 1-1
1-1 Roma-Piacenza 3-3
1-0 Vicenza-Empoli 2-3

 

andata (17ª) 17ª giornata ritorno (34ª)
         
25 gen. 2-0 Bari-Napoli 2-2 16 mag.
2-1 Brescia-Parma 3-1
1-1 Empoli-Inter 1-4
3-1 Juventus-Atalanta 1-1
1-0 Lazio-Bologna 1-2
0-2 Milan-Fiorentina 0-2
1-0 Piacenza-Lecce 3-1
1-1 Sampdoria-Roma 0-2
3-0 Udinese-Vicenza 3-1
 

Statistiche

Squadre

Capoliste solitarie

                                                                       
  Inter Juventus
     
                                                                   
10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª

Record

  • Maggior numero di partite vinte: 21 (Inter, Juventus)
  • Minor numero di partite perse: 2 (Juventus)
  • Massimo dei pareggi: 16 (Piacenza)
  • Minor numero di partite vinte: 2 (Napoli)
  • Maggior numero di partite perse: 24 (Napoli)
  • Minimo dei pareggi: 6 (Inter)
  • Miglior attacco: 67 (Juventus, Roma)
  • Miglior difesa: 27 (Inter)
  • Miglior differenza reti: 39 (Juventus)
  • Peggior attacco: 25 (Atalanta, Napoli)
  • Peggior difesa: 76 (Napoli)
  • Peggior differenza reti: −51 (Napoli)

Individuali

Classifica marcatori

Fonte[64]

Gol Rigori   Giocatore Squadra
27 2   Germania Oliver Bierhoff Udinese
25 7   Brasile Ronaldo Inter
22 11   Italia Roberto Baggio Bologna
21     Argentina Gabriel Batistuta Fiorentina
21 4   Italia Alessandro Del Piero Juventus
20 4   Italia Vincenzo Montella Sampdoria
18     Italia Filippo Inzaghi Juventus
16 5   Italia Dario Hübner Brescia
15 1   Belgio Luís Oliveira Fiorentina
14 3   Italia Carmine Esposito Empoli
14 3   Argentina Abel Balbo Roma
13 1   Italia Francesco Totti Roma
12     Svezia Kennet Andersson Bologna
12 1   Argentina Hernán Crespo Parma
12     Brasile Paulo Sérgio Roma

Spettatori

Media spettatori della Serie A 1997-98: 31.161[65]

 

Club Pos. Media
Inter 1 67.825
Milan 2 54.432
Roma 3 52.813
Juventus 4 47.347
Lazio 5 46.058
Napoli 6 37.600
Fiorentina 7 34.174
Bologna 8 32.270
Bari 9 26.415
Sampdoria 10 24.482
Udinese 11 23.492
Parma 12 22.385
Atalanta 13 18.709
Lecce 14 17.097
Vicenza 15 17.004
Brescia 16 13.779
Empoli 17 12.523
Piacenza 18 12.477