3-Susanna Agnelli (1922-2009)

Genitori

Padre: Edoardo Agnelli

Madre: Virginia Bourbon Del Monte di San Faustino

Fratelli & Sorelle 6

Sorella: Clara Jeanne Agnelli

Fratello: Giovanni Agnelli

Sorella: Maria Sole Agnelli

Sorella Cristiana Agnelli

Fratello: Umberto Agnelli

Fratello: Giorgio Agnelli

Marito

Marito: Urbano Rattazzi (1918-2012)

Figli 6

1-Figlia di Susanna Agnelli: Ilaria (1947)

2-Figlia di Susanna Agnelli: Samaritana (1949)

3-Figlio di Susanna Agnelli: Cristiano (1950)

4-Figlia di Susanna Agnelli: Delfina (1952)

5-Figlio di Susanna Agnelli: Lupo (1954)

6-Figlia di Susanna Agnelli: Priscilla (1957)

Nipoti 10

Figlia di Ilaria: Marella Haynes 1967

Figlia di Ilaria: Martina 1969

Figlio di Samaritana: Pietro 1975

Figlia di Samaritana: Anna 1982

Figlia di Cristiano: Alexia 1975

Figlio di Cristiano: Urbano 1976

Figlia di Cristiano: Manuela 1980

Figlio di Delfina: Filippo 1981

Figlia di Delfina: Thea 1984

Figlio di Priscilla: Maxi 1990

Tabella Albero Geneologico

Susanna Agnelli (1922-2009)

Marito: Urbano Rattazzi (1918-2012)

1-Figlia di Susanna

Ilaria (1947)

Marito di Ilaria: Egidio Zampoli

Figlia di Ilaria: Marella Haynes 1967

Figlia di Ilaria: Martina 1969

2-Figlia di Susanna

Samaritana (1949)

Marito di Samaritana: Vittorio Semonti

Figlio di Samaritana: Pietro 1975

Figlia di Samaritana: Anna 1982

3-Figlio di Susanna

Cristiano (1950)

Moglie di Cristiano: Sonia dei Cami

Figlia di Cristiano: Alexia 1975

Figlio di Cristiano: Urbano 1976

Figlia di Cristiano: Manuela 1980

4-Figlia di Susanna

Delfina (1952)

Marito di Delfina: Carlo Luigi Scognamiglio Pasini

Figlio di Delfina: Filippo 1981

Figlia di Delfina: Thea 1984

5-Figlio di Susanna

Lupo (1954)

Moglie di Lupo: Isabella di Busca

6-Figlia di Susanna

Priscilla (1957)

Marito di Priscilla: Klaus Mohimann

Figlio di Priscilla: Maxi 1990

Susanna Agnelli, già coniugata Contessa Rattazzi, è stata un'imprenditrice, politica e scrittrice italiana. 
Nascita24 aprile 1922, Torino
Morte15 maggio 2009, Roma
ConiugeCount Urbano Rattazzi, Jr. (s. 1945–1975)
Susanna Agnelli.jpg

Ministro degli affari esteri
con delega agli Italiani nel mondo
Durata mandato 17 gennaio 1995 –
17 maggio 1996
Presidente Lamberto Dini
Predecessore Antonio Martino
Successore Lamberto Dini

Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri
Durata mandato 9 agosto 1983 –
11 aprile 1991
Presidente Bettino Craxi
Giovanni Goria
Ciriaco De Mita
Giulio Andreotti

Sindaco di Monte Argentario
Durata mandato 8 luglio 1974 –
20 ottobre 1984
Predecessore Ettore Zolesi
Successore Florio Zolesi

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato 5 luglio 1976 –
11 luglio 1983
Legislature VIIVIII
Gruppo
parlamentare
PRI
Collegio Como
Incarichi parlamentari

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato 12 luglio 1983 –
22 aprile 1992
Legislature IXX
Gruppo
parlamentare
Repubblicano
Circoscrizione Piemonte
Collegio Pinerolo e Torino
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Europarlamentare
Legislature I
Gruppo
parlamentare
ELD
Circoscrizione Italia nordoccidentale
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico Partito Repubblicano Italiano
Titolo di studio Laurea in Lettere
Professione Imprenditrice e Scrittrice

Susanna Agnelli, già coniugata Contessa Rattazzi (Torino24 aprile 1922 – Roma15 maggio 2009), è stata un'imprenditricepolitica e scrittrice italiana.

Ha ricoperto vari incarichi politici: prima come Sindaco di Monte Argentario dal 1974 al 1984, successivamente è stata Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri dal 9 agosto 1983 all'11 aprile 1991 in vari governi del Pentapartito, e infine Ministro degli affari esteri nel Governo Dini dal 17 gennaio 1995 al 17 maggio 1996. È stata la prima donna a ricoprire la carica di ministro degli esteri in Italia.

È stata Presidente Telethon dal 1990 al 2009, anno in cui è deceduta.

Biografia

Appartenente, nonché esponente di spicco, della famiglia torinese Agnelli, proprietaria della principale azienda automobilistica italiana FIAT, Susanna, o Suni come la chiamavano in famiglia, era figlia di Edoardo e di Virginia Bourbon del Monte, nonché sorella di Gianni.

Durante la seconda guerra mondiale entra nella Croce Rossa per portare il suo aiuto sulle navi che trasportano i soldati feriti. Alla fine della guerra, sposa il conte Urbano Rattazzi (Genova, 28 gennaio 1918 - Milano, 28 giugno 2012[1][2]), da cui ha sei figli (Ilaria, Samaritana, Cristiano, Delfina, Lupo e Priscilla) e dal quale divorzierà nel 1975.

Già laureata in lettere, nel 1984 riceve una laurea honoris causa in legge dalla Mount Holyoke University del Massachusetts, negli Stati Uniti d'America.

L'attività politica

Susanna Agnelli, Sindaco di Monte Argentario negli anni '80

Nel 1974 diventa sindaco del comune di Monte Argentario, carica che mantiene per 10 anni, fino al 1984. Nel 1976 viene eletta deputato e nel 1979 europarlamentare (dimettendosi nel 1981) e nel 1983 senatrice nelle liste del Partito Repubblicano Italiano. È stata sottosegretario di stato agli Affari Esteri dal 1983 al 1991 sotto varie presidenze del Consiglio. Tra il 1995 e il 1996, ha ricoperto il ruolo di Ministro degli affari esteri, ricevendo altresì la delega in materia di Italiani nel mondo con il DPCM del 24 febbraio 1995; fu dunque la prima donna nella storia italiana ad accedere al dicastero che ha sede alla Farnesina. In quel ruolo ha iniziato la battaglia, in seno alle Nazioni Unite, contro la diplomazia degli Stati Uniti d'America per impedire la riforma del Consiglio di Sicurezza[3] che avrebbe portato di fatto all'esclusione dell'Italia dal consesso dei grandi del mondo. Sarà poi il suo successore Lamberto Dini a completare vittoriosamente quella battaglia.

Eletta alle elezioni europee del 1979 per le liste del PRI, è stata membro della Commissione per le relazioni economiche esterne. Ha aderito al gruppo parlamentare liberaldemocratico. È rimasta in carica fino all'ottobre 1981. Negli anni ottanta è stata l'unico membro italiano della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo, il cui rapporto è noto, dal nome della sua presidente, come Rapporto Brundtland.

L'attività di scrittrice

Scrittrice e memorialista, viene ricordata soprattutto per la sua autobiografia intitolata Vestivamo alla marinara (dove si trova la nota frase della governante Miss Parker: "Don't forget you are an Agnelli") che è stata un best seller in Italia e all'estero (Premio Bancarella 1975). Tra gli altri titoli si ricordano: Questo libro è tuo (1993), Ricordati Gualeguaychu (1982) e Addio, addio mio ultimo amore (1985). Per molti anni ha curato una rubrica di posta intitolata Risposte private sul settimanale Oggi.

La presidenza di Telethon

Susanna Agnelli insieme al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini alla Conferenza stampa Telethon 2008.

Susanna Agnelli è stata presidente del Comitato Telethon onlus dal 1990, anno in cui la nota maratona benefica è arrivata in Italia, sino alla morte; le è succeduto Luca Cordero di Montezemolo, designato dalla "Signora" quando ancora era in vita[4].

In occasione della Maratona Telethon 2009, l'associazione culturale "Il Melabò", in collaborazione con l'UILDM di Lecco (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), ha organizzato, l'11 dicembre alle ore 21, presso l'Auditorium "Casa dell'Economia" della Camera di Commercio di Lecco, uno spettacolo in ricordo di Susanna Agnelli, dal titolo Fiori bianchi per Te...lethon, viaggio poetico-musicale fra solidarietà umanitaria e ricerca scientifica. Testi di Giuseppe Leone e Roberto Zambonini.

La Fondazione Il Faro

Susanna Agnelli ha dato vita alla Fondazione Il Faro 1997, che ha poi presieduto sino alla morte, con la finalità di accogliere, formare e inserire nel mondo del lavoro giovani in difficoltà. Il Faro aveva in Roma [Via Virginia Agnelli, 21] e realizzava ogni anno corsi di formazione professionale per oltre 200 giovani prevalentemente immigrati.

La Fondazione ha cessato la sua attività e nei locali, che erano adibiti alle attività della stessa, oggi ci sono uffici della Croce Rossa Italiana.

Morte

«Si può amare un luogo come si ama un uomo? Avere la stessa vertigine guardando un sentiero nel bosco, tre cipressi improbabilmente inseriti tra i lecci e le querce, che si aveva, seduti al sole su una roccia nell'udire una voce? Il desiderio di rimanere, dall'alto, a guardare quel mare frastagliato dagli scogli che abbraccia il Giglio e Giannutri col suo azzurro profondo è quello stesso che ti incantava di fronte al sorriso di due occhi color del croccante? Ci si può dimenticare nel profumo della ginestra e del pitosforo come nell'odore dei capelli pieni di mare?

Credo di sì.»

(Susanna Agnelli, Sindaco di Monte Argentario dal 1974 al 1984[5])

Muore a Roma il 15 maggio 2009 al Policlinico Agostino Gemelli dove era ricoverata da oltre un mese per un grave trauma femorale dovuto ad una caduta accidentale in casa. Il rito funebre si è tenuto in forma privata nella chiesa del Convento della Presentazione al Tempio, più semplicemente detto Convento dei Passionisti di Monte Argentario. Per sua espressa volontà, la salma è stata cremata e le ceneri disperse nelle acque dell'Argentario in una giornata di tempesta[6].

Incarichi parlamentari

Camera dei Deputati

VII legislatura

  • Segretario della XIVª Commissione Igiene e Sanità Pubblica dal 27 luglio 1976 al 19 giugno 1979
  • Segretario della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla fuga di sostanze tossiche avvenuta il 19 luglio 1976 nello stabilimento ICMESA e sui rischi potenziali per la salute e per l'ambiente derivanti da attività industriali dal 28 luglio al 20 settembre 1977
  • Membro della XIVª Commissione Igiene e Sanità Pubblica dal 5 luglio 1976 al 19 giugno 1979, dall'11 luglio 1979 al 29 aprile 1980 e dal 5 ottobre al 28 dicembre 1982
  • Membro della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla fuga di sostanze tossiche avvenuta il 19 luglio 1976 nello stabilimento ICMESA e sui rischi potenziali per la salute e per l'ambiente derivanti da attività industriali dal 27 luglio 1977 al 19 giugno 1979
  • Membro della Rappresentanza Italiana all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa dal 6 ottobre 1976 al 19 giugno 1979

VIII legislatura

  • Membro della IIª Commissione Interni dal 16 luglio 1981 al 28 dicembre 1982
  • Membro della IIIª Commissione Esteri dal 29 aprile 1980 al 16 luglio 1981
  • Membro della VIIIª Commissione Istruzione e Belle Arti dal 28 dicembre 1982 all'11 luglio 1983
  • Membro della Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi dall'11 agosto 1979 al 21 settembre 1981
  • Membro della Commissione di Vigilanza sulla Biblioteca dal 20 giugno 1979 all'11 luglio 1983
  • Membro della Commissione di Vigilanza sui Servizi di Documentazione dal 20 giugno 1979 all'11 luglio 1983
  • Membro della Sottocommissione Permanente per l'Accesso dal 19 settembre 1979 al 22 settembre 1981

Senato della Repubblica

IX legislatura

  • Membro della IVª Commissione Difesa dal 25 settembre 1986 al 1º luglio 1987 (in sostituzione di Giovanni Ferrara Salute fino al 17 aprile 1987)
  • Membro della XIIª Commissione Igiene e sanità dal 9 agosto 1983 al 25 settembre 1986 (in sostituzione di Aride Rossi fino al 25 settembre 1986)

X legislatura

Parlamento Europeo

  • Membro della Commissione per le relazioni economiche esterne dal 19 luglio 1979 al 1º ottobre 1981

Opere

  • Vestivamo alla marinara, Milano, A. Mondadori, 1975.
  • Gente alla deriva, con Giuliano Zincone, Milano, Rizzoli, 1980.
  • Ricordati Gualeguaychú, Milano, A. Mondadori, 1982.
  • Addio, addio mio ultimo amore, Milano, A. Mondadori, 1985.
  • Questo libro è tuo, Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-37902-2.

Riconoscimenti

Laurea honoris causa in legge dalla Mount Holyoke University del Massachusetts - nastrino per uniforme ordinaria Laurea honoris causa in legge dalla Mount Holyoke University del Massachusetts
  — 1984

Onorificenze

Onorificenze italiane

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
  — 21 maggio 1996[7]

Onorificenze straniere

Membro Onorario del Xirka Ġieħ ir-Repubblika (Malta) - nastrino per uniforme ordinaria Membro Onorario del Xirka Ġieħ ir-Repubblika (Malta)
  — 28 dicembre 1995

Urbano Rattazzi

Marito di Susanna Agnelli

Urbano rattazzi susanna agnelli - Dago fotogallery

Urbano Rattazzi, Ilaria, Samaritana, Cristiano, Delfina, Lupo e Priscilla sono il marito e i figli di Susanna Agnelli, l’illuminata imprenditrice e politica. Un grande amore quello scoppiata fra la sorella di Gianni Agnelli e il conte Rattazzi che si sono incontrati e innamorati. Era la fine della seconda guerra mondiale quando Susanna ed Urbano si innamorano e decidono di sposarsi diciotto giorni dopo il loro primo incontro. Una passione travolgente tra i due che, dopo il matrimonio, diventano genitori di ben sei figli: Ilaria, Samaritana, Cristiano, Delfina, Lupo e Priscilla.

Un grande amore quello tra Susanna Agnelli e Urbano Rattazzi. Dal loro amore sono nati sei figli: Ilaria, Samaritana, Cristiano, Delfina, Lupo e Priscilla. Proprio Delfina in una intervista rilasciata a Panorama ha voluto ricordare il padre Urbano Rattazzi rivelando: “era un uomo molto colto e interiore. Leggeva la Gazzetta dello sport ed era privo di qualunque vanità sociale. Non gli veniva in mente di salvare il mondo ogni mattina, come a mia madre, ma c’era davvero”. Non solo, la figlia di Susanna Angelli e Urbano Rattazzi ha condiviso anche un ricordo privato del suo papà: “era il 1961 ed eravamo in Argentina, dove si era rifugiato dopo la fine della guerra, visti i trascorsi con la X Mas. Zio Umberto lo chiamò per andare a comprare, per la Juventus, Omar Sivori, il suo idolo. Era felice”.

Nonostante il grande amore e la nascita di sei splendidi figli, Susanna ed Urbano si separano poco tempo tempo. Nel 1975, infatti, la coppia divorzia dopo aver vissuto diverso tempo in Argentina. La Agnelli in una vecchia intervista rilasciata alla stampa parlando proprio dell’ex marito ha rivelato: “con Urbano Rattazzi: ci sposammo lì, diciotto giorni dopo esserci incontrati”.